Bambini
Il servizio fotografico BAMBINI si può effettuare dai 6 mesi in poi. E’ importante che il bambino possa stare seduto da solo in sicurezza, senza necessità di supporti per farli stare eretti.
Sono una fotografa certificata AIFB (Associazione Italiana Fotografi di Bambini). Noi fotografi AIFB cerchiamo di presentarci agli occhi dei bambini un po’ come Mary Poppins: degli adulti dall’aria simpatica, che tirano fuori dalle loro borse strane attrezzature e li coinvolgono in un’avventura nuova e un po’ pazza, ma sempre divertente. Tanto divertente che presto il bambino non fa più caso all’obiettivo fotografico e alle luci, e si immerge nel momento di gioco.
La durata del servizio fotografico bambini è di 45 minuti massimo 1 ora in quanto i bimbi hanno dei ritmi velocissimi, dal momento in cui si saranno ambientati al momento della noia passa poco tempo, tempo sufficiente però ad ottenere tutte le espressioni caratteristiche e per permettere di effettuare 2/3 cambi di abito e set fotografico.
Vivere il set fotografico di un servizio BAMBINI è sempre un momento esilarante. Anche se abbiamo in mente una storia da raccontare e uno schema degli scatti, a un certo punto le regole saltano e ci divertiamo come dei matti con i nostri piccoli ospiti.
Musica per ballare e saltare, giochi, colori… In breve i bimbi si sciolgono. Sta a noi creare un’atmosfera di curiosità, relax, intrattenimento. Con una buona osservazione e un pizzico di sensibilità si cerca di capire cosa lo affascina, lo fa sentire bene e si crea una situazione di gioco sul momento.
Per questo lo studio di un fotografo di bambini di solito è una succursale del Paese dei Balocchi, con cassetti traboccanti di meraviglie!
Chi può partecipare al servizio fotografico Bambini
I genitori sono importantissimi per la riuscita di un servizio fotografico BAMBINI, dei veri “informatori” del fotografo sui gusti e sul carattere del piccolo modello. Ma il servizio fotografico è un’esperienza con le sue regole, che è importante conoscere per la sua piena riuscita. È importante, con il vostro aiuto, creare un ambiente ovattato, privo di distrazioni o di elementi che possano innervosirli e avere ripercussioni sulla qualità delle immagini.
Sul set fotografico tutto deve essere organizzato e le persone consapevoli della situazione, per non creare confusione né disperdere le energie. Per questo consigliamo sempre di mantenere al minimo il numero delle persone presenti: solo i genitori, senza nonni o altri parenti, parlando a bassa voce e senza interferire con il lavoro.
Come in un copione cinematografico, avrete il vostro ruolo insostituibile: quello di genitori, appunto. Il vostro impegno ci aiuterà a creare una relazione serena con i bambini.
Durante gli scatti è importante mantenere una posizione defilata, senza interferire con il lavoro del fotografo, le istruzioni che dà ai bambini e il rapporto che instaura con loro. Per rassicurarvi, sappiate che lavoriamo quotidianamente con bimbi molto piccoli, conosciamo le loro esigenze e siamo pronti a gestirle.
Scegliere il fotografo di fiducia
Scegliere il vostro fotografo di fiducia significa che apprezzate il suo stile e vi fidate della sua professionalità. È importante rispettare il suo lavoro senza dare consigli tecnici sul set o chiedere di modificare il mood o la scenografia durante il lavoro. Ricordate che il fotografo non vi offre solo uno scatto tecnico ma un’interpretazione artistica che ha creato per voi e su cui ha ragionato a lungo; chiedergli modifiche e cambi di programma all’ultimo momento può risultare poco rispettoso del suo lavoro.
Viviamo nell’era del digitale, in cui si scattano infinite foto da cellulare che molto spesso lì restano o passano nei pc. Da figlia, guardando le stampe che i miei genitori hanno custodito nel tempo, mi chiedo se fossi nata in questa era, oggi da adulta, avrei questi ricordi? Da mamma per gli stessi motivi mi domando: “Oggi potrei confrontare le somiglianze tra me e mio figlio?”
Il digitale non ha vita lunga, si pensi a FLOPPY DISK o VHS che durata hanno avuto nel tempo, mentre quelle stampe che oggi posso tenere tra le mie mani e raccontano la mia vita, appartengono al 1980.
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